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Inchiesta sociale sui costi della città:
1. REDISTRIBUIAMO RICCHEZZA E AUMENTIAMO I SALARI
Aprire vertenze per contratti di secondo livello (rinnovando quelli scaduti o estendendo il perimetro della nostra copertura) per aumentare i salari.
Sperimentiamo anche forme di contrattazione innovativa (a partire dal lavoro sui siti).
2. “PEACE, JOB, PLANET”: INVESTIRE SULLA "GIUSTA TRANSIZIONE”
Su tutti i settori non limitandoci al settore della mobilità, con la consapevolezza che non esistono giuste transizioni senza "giuste infrastrutture" (a partire da quelle digitali) e affermando che i lavoratori vengono sempre prima dei profitti.
Quale ruolo delle società partecipate, quale modello per le nostre imprese, quale ruolo della finanza, quali professionalità e attenzione alla retorica dei "talenti" e del "merito", una rinnovata idea e pratica della “co-determinazione".
3. QUALIFICARE IL LAVORO NEI SETTORI DEL TURISMO E DEL COMMERCIO
Il pubblico, a partire dal Comune di Bologna, deve favorire la ripresa della contrattazione di secondo livello, da collegare ai protocolli sottoscritti in epoca Covid e per affermare anche una difesa della qualità del lavoro nel settore.
Va utilizzata la leva della tassa di soggiorno come strumento per richiamare le associazioni di rappresentanza datoriale alla necessità di rinnovare i contratti provinciali esistenti.
4. DIRITTI NELLA CURA, ASSISTENZA, ISTRUZIONE E NO PROFIT
Va immaginato, costruito e sperimentato un ruolo del pubblico, sempre a partire dal Comune di Bologna ma con la prospettiva metropolitana, per una risposta in termini di reddito e servizi per i lavoratori della cura, dell'assistenza, dell’istruzione e del no-profit per evitare l’uscita di competenze, intelligenze e professionalità dal nostro territorio, anche attraverso le opportune e necessarie re-internalizzazioni.
5. LA CONTRATTAZIONE NEGLI APPALTI
Va tenuto insieme il nostro ruolo negoziale per quanto attiene gli appalti pubblici - a partire dal rinnovo del protocollo con il Comune e la Città Metropolitana di Bologna - con lo sviluppo di una più efficace azione nella contrattazione aziendale e il lavoro sui siti, per garantire parità di condizioni e diritti anche a chi opera nel sistema degli appalti nei settori privati.
6. PIU’ SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Va affermato il diritto di tutte e tutti i lavoratori ad eleggere il proprio RLS, in ogni posto di lavoro, e realizzate a livello metropolitano le condizioni per l’elezione degli RLS di sito in tutti i grandi siti, dotati di agibilità e titolarità.
7. WELFARE E SERVIZI PUBBLICI, DIRITTO ALLA CASA, NUOVO MUTUALISMO, IL NUOVO 1%
Dobbiamo evitare che la città cambi volto.
Dobbiamo partire dell'identità di Bologna come città dei servizi pubblici, dai nidi, alla sanità, ai servizi socio-assistenziali passando dall'istruzione pubblica, dall'accoglienza dei migranti alla cura e all'assistenza, a chi vive una condizione di non autosufficienza, di solitudine o di fragilità (anche abitativa prevedendo un programma di monitoraggio delle persone ultra75enni che vivono sole).
Va tenuto insieme lo stato sociale metropolitano che va dal diritto alla casa (attuando tutti gli impegni contenuti nel “Piano per l'abitare”), a trasporti pubblici di qualità anche verso insediamenti industriali che siano dotati anche di adeguati servizi pubblici, al supporto alla genitorialità e al diritto allo studio e all’istruzione, all’eliminazione delle barriere architettoniche in un'ottica di accessibilità universale, allo sviluppo delle forme di economia solidale.
Una rinnovata stagione dell'1% sociale come vera responsabilità sociale di impresa da realizzare con la contrattazione collettiva.
8. PER UNA NUOVA FISCALITA’ PROGRESSIVA
Utilizzo dell’ISEE come unico strumento sia per la definizione della curva tariffaria, anche nella rivalutazione di tariffe oggi non sottoposte ad ISEE (vedi trasporti), andando alla verifica delle forme di gratuità totale che non favoriscono uguaglianza e redistribuzione della ricchezza;
Nei Comuni nei quali si aprono spazi fiscali o a fronte di istanze nostre di rimodulazione, è possibile sperimentare una nuova progressività, improntata all’ottenimento di una maggiore equità, basata sulla restituzione dell’imposta versata, collegata all'effettiva condizione reddituale e patrimoniale (ISEE).
9. COSTRUIRE UN ORIZZONTE METROPOLITANO
Al fine di evitare la replicazione di dinamiche centro-periferia e l'accentuazione delle disuguaglianze anche a livello territoriale, è necessario affrontare le crescenti marginalità e le aree di esclusione sociale emergenti.
SEI UN LAVORATORE O UNA LAVORATRICE, UN PENSIONATO O UNA PENSIONATA, UNO STUDENTE O UNA STUDENTESSA E PENSI CHE SIA IMPORTANTE CONTINUARE A GARANTIRE L’ACCESSO UNIVERSALE AI SERVIZI PUBBLICI, GIUSTI SALARI E UN’ABITAZIONE DIGNITOSA PER TUTTI E TUTTE?